Sabato 28 settembre presso il Museo Nuova Era, sarà presentato ‘Frange. Disegni parlati’, primo progetto editoriale dell’artista Ezia Mitolo, pubblicato in una seconda edizione nel mese di maggio 2019 da Edita@ Casa Editrice & Libraria. Una raccolta di quaranta poesie che l’autrice ha prodotto lungo la sua importante carriera nelle arti visive, espressamente legate a oltre quaranta disegni, realizzati su carta per questo specifico progetto editoriale. Frange è una monografia che presenta un suo nuovo e finora inedito livello espressivo: la scrittura poetica, che non manca di essere accompagnata da immagini. Il volume si inserisce nella Collana Chicchi del Melograno, a cura di Mara Venuto che ne firma la prefazione accanto ai contributi critici delle storiche dell’arte Luciana Cataldo e Cristina Principale. Il libro è stato presentato a Taranto in una prima edizione, limitata a soli 100 esemplari con interventi manuali a tecnica mista, numerati e firmati dall’artista, pubblicata nel mese di dicembre 2018.
Dialogheranno con l’autrice Luciana Cataldo, curatrice della mostra, storica dell’arte e museologa e l’editore Domenico Sellitti. Durante la presentazione la galleria sarà allestita con tutte le tavole originali dei disegni, bozze, scritture, prodotti durante il lavoro sul progetto. Sarà proiettato inoltre un video racconto per immagini del processo di lavoro, dall’ideazione alla stampa del libro.
Dalla sinossi: “Vivi di pancia, petto, mani, del rosso dell’amore, del rosso del sangue, del nero vomito dell’assenza, nel movimento infinito del tempo. I sogni non finiscono, mai. E ridi sempre, se non riesci a realizzarli tutti: sarai bellezza e potenza, più di prima. Quanto siamo brutti quando piangiamo a lungo? Ogni linguaggio espressivo ha la sua verità, il giusto vestito di quell’ansia, di quell’emozione urgente, che spinge per essere fermata in una parola, un’immagine, in un segno grafico, una scultura. Una raccolta di poesie e disegni, inscindibili, disegni parlati, voci disegnate: ogni poesia ha la sua faccia. Parola e linea insieme, proseguimenti selvaggi intrecciati di pulsione che trabocca. Frange libere che si muovono, fluttuano, si aggrovigliano, si propagano avviando nuovi inizi. Il finale è che non finisce.”
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