Opening > venerdì 13 maggio, ore 18.00
La mostra si articola in cinque sezioni relative ad altrettante tecniche o linguaggi. Tutte le foto sono in bianco e nero e realizzate con tecnica analogica. Da stampe a contatto di grandi negativi di cm. 20 X 25 sino a piccoli assemblaggi dove l’immagine dialoga con elementi reali..
La serie “#25” compone su una sola parete venti foto che, isolate dal loro contesto, restituiscono ad oggetti di uso assolutamente comune (tazze, grucce, forbici…) l’unicità sorprendente della loro valenza estetica.
Le foto della serie “Mosaic”, (stessi negativi della serie #25) sono realizzate su carte fotografiche originali degli anni ’50 di formato assai ridotto (6X9 cm. e simili), e, quindi, assemblate per ottenere stampe di dimensioni adeguate. La loro particolare “patina” è dovuta all’ invecchiamento dell’emulsione vergine.…
“Ghost” è una serie che esplora il fascino di un soggetto che, piuttosto che mostrato, viene “suggerito” poiché l’immagine è “mascherata” da un vetro smerigliato. Il risultato è un’ aria di straniante mistero…
Gli esemplari della serie “Box” sono realizzati con elementi tridimensionali assemblati in scatole di plexiglas, legno o metallo. Stampe ma anche lastre positive e negative, sospese all’interno della gabbia che li ospita. E foto che “dialogano” in giochi di specchi o luminose.
“Various”, infine, è una miscellanea di soggetti di taglio “concettuale”. Emblematica di questa serie è una foto che rappresenta la cornice stessa dalla quale è incorniciata: quasi una tautologia che colloca il lavoro in un contesto metalinguistico.
Ancora una curiosità: in un angolo della mostra ci sono tre piccoli visori stereo: sono i bisnonni delle attuali tecniche 3D…