Opening > giovedì 17 settembre, ore 18,00
Finissage > 17 ottobre 2020
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Cosa sono i confini, se non il limite che mettiamo noi all’umanità e al mondo? Tarshito, un guerriero d’amore che da decenni compie gesti d’arte e di bellezza, osserva il suo orizzonte infinito, vero pellegrino, capace di interpretare l’arcaico di cio’ che ammira e dare ai colori una luce nuova. Un guerriero armato della sua voglia di conoscenza e di interesse verso l’altro e verso, un guerriero che sa dove cercare la grazia.
“I fiori, come l’arte, come le idee, non hanno mai confini. Li incaselliamo noi per le nostre insicurezze comuni, per il nostro modo bizzarro di stare al mondo chiudendo le porte, chiudendo l’anima, soffocando la bellezza”.
Tarshito procede verso quell’unità cercata, bramata, sentita nel profondo. Oriente e Occidente si toccano, Nord e Sud del mondo appaiono un tutt’uno: è l’arte che s’immerge nel bisogno di Unione e di Condivisione che ogni essere umano, anche il più solitario, prova nel suo intimo autentico. Le opere di Tarshito sono sorgenti di questi pensieri; Tarshito parla la lingua dell’arte e di UNA SOLA UMANITA’. Lo fa con opere gigantesche che richiamano terre lontane e vicine; lo fa con le mappe illusionistiche, lo fa con piante di città diverse e lontane che si uniscono a creare un nuovo agglomerato urbano con un profondo senso del sacro ed è un sacro libero di declinare la sua parola e il suo colore, un sacro che quasi negando la sua identità riesce ad essere ancora più autentico e identitario. L’opera si fa riflessione, la fantasia diventa idea: i confini non esistono e il mare non ha muri.
Estratto dallo scritto di Enrica Simonetti per il libro “Il Sentiero del Viandante Innamorato”
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Comunicato Stampa
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