Rialzarsi ancora, dopo una caduta. Continuare a vivere, a esistere ancora. Lottare momento dopo momento. Ancora.
Giulia Barone, nella sua mostra personale Still, presenta al Museo Nuova Era di Bari una parte della sua produzione artistica recente, che è allo stesso tempo racconto personale della sua esperienza di vita a contatto con un male che a malapena si può sussurrare, difficile da esorcizzare. Un male impronunciabile affrontato e debellato che, inevitabilmente, ha lasciato tracce e che l’artista ha trasformato in espressione grafica, dando corpo e definizione al proprio vissuto, caricandolo di nuovi significati e di altri valori.
Delineati su uno sfondo indefinito, che priva la percezione di coordinate spazio-temporali, si stagliano corpi femminili dalle fattezze appena abbozzate, incerte nel loro essere come nel loro incedere. È un particolare esercito, questo, che si compatta per affrontare una battaglia, la più dura, la più difficile. Giulia Barone definisce sulla carta dei fogli e dei rotoli anatomie non finite, rarefatte nelle linee, di donne stese, accucciate, inginocchiate (ma anche ieratiche), fisici evanescenti dai tenui colori attraversati da rette e diagonali, fessure come ferite tangibili, spiragli aperti su un universo nel quale la sofferenza si fonde con la speranza, dove il dolore si rispecchia vicendevolmente nella forza della reazione, oltre e ancora.
Il dialogo con la propria esperienza di vita, trasformato adesso nelle rappresentazioni grafiche e nelle installazioni, è anche e soprattutto la riflessione su una situazione generale, che tocca tutti, nessuno escluso. Nel negativo e nel positivo. Perché con questo progetto, senza retorica e senza vittimismi, Giulia Barone mette un punto fermo, che si sostanzia nelle scelte formali come in quelle materiche e cromatiche, con il grigio che domina le garze mediche installate a mo’ di polittico informale; e nella scelta dell’audio, una scansione ritmico-musicale che è allo stesso tempo informazione e descrizione di una realtà così terribile, ma anche viatico personale per il superamento di un ostacolo, per quanto esso possa parere invincibile. Ancora e ancora.
– Nicola Zito –
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